Il governo vuole aumentare gli importi dell'assegno unico a partire dal secondo figlio dal 2024

14/09/2023

L'assegno unico è una misura di sostegno al reddito delle famiglie con figli, introdotta dal governo italiano nel 2021. Si tratta di un contributo mensile che viene erogato dall'Inps ai genitori, in base al numero e all'età dei figli e al reddito familiare.

L'assegno unico ha sostituito le precedenti prestazioni per i figli, come il bonus bebè, l'assegno di natalità, l'assegno al nucleo familiare e le detrazioni fiscali. L'obiettivo è quello di semplificare il sistema di aiuti alle famiglie, di contrastare la povertà infantile e di incentivare la natalità.

L'assegno unico varia da un minimo di 30 euro a un massimo di 250 euro al mese per ciascun figlio, a seconda della fascia di reddito Isee della famiglia. Inoltre, sono previste delle maggiorazioni per le famiglie numerose, per i figli con disabilità e per i figli adottivi o in affido.

Tuttavia, il governo sta valutando di aumentare gli importi e le maggiorazioni dell'assegno unico a partire dal 2024, con una dotazione finanziaria aggiuntiva di circa 3 miliardi di euro. Secondo le ipotesi circolate finora, le novità potrebbero essere:

•  Un aumento dell'assegno unico già a partire dal secondo figlio, che potrebbe ricevere una maggiorazione da 15 a 85 euro al mese, in base al reddito della famiglia. Attualmente, questa maggiorazione spetta solo a partire dal terzo figlio.

•  Una maggiorazione del 50% dell'assegno unico a partire dal terzo figlio, per le famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro. Attualmente, questa maggiorazione spetta solo a partire dal quarto figlio.

Queste modifiche avrebbero lo scopo di rendere l'assegno unico più equo e più generoso per le famiglie con due o più figli, che sono quelle che soffrono maggiormente il carico economico e sociale della genitorialità.

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