"Bonus Baby sitter": potrà essere incassato anche da nonni e zii purchè non conviventi

30/06/2020

Anche nonni e gli zii che accudiscono i nipoti potranno incassare il "bonus baby sitter" stanziato per aiutare i genitori durante l'emergenza Coronavirus.

E' quanto chiarito dall'Inps in una circolare. Il bonus, dal valore massimo di 1.200 euro, potrà essere utilizzato, quindi, per pagare anche i nonni che aiutano i genitori lavoratori. Unica condizione necessaria: non devono risiedere nella stessa casa dei bambini
In caso di convivenza, infatti, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate.

Il "bonus baby sitter" è un voucher da utilizzare per prestazioni di assistenza e sorveglianza dei figli di età inferiore ai 12 anni nel periodo di chiusura della scuola. Per riceverlo le famiglie possono registrarsi al portale Inps fino al 31 dicembre.

Le prestazioni per le quali si richiede il voucher sono solo quelle rese dal baby-sitter (o dai nonni) fra il 5 marzo e il 31 luglio del 2020.
Il limite di età dei figli (12 anni) non sussiste se il minore in questione è disabile.

Per ottenere il bonus si deve aprire una posizione Inps con PIN. Anche chi svolgerà la mansione di baby-sitter (nonni o zii) dovrà registrarsi sul portale web dell'Istituto. Per compilare la domanda bisogna essere in possesso di credenziali Pin Inps, credenziali Spid, carta d'identità elettronica 3.0 o carta nazionale dei servizi.
La somma verrà accreditata direttamente con accredito sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all'atto della domanda. In caso di risposta positiva da parte dell'Inps, il genitore riceverà il voucher entro 15 giorni direttamente sul proprio Libretto Famiglia.
Inoltre, il bonus può anche essere utilizzato per pagare le rette dei centri estivi o strutture assimilate.

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