Il Reddito di Libertà (RdL) offre un aiuto economico di 400 euro al mese al massimo per un anno ed è rivolto a donne vittime di violenza e in difficoltà.


Il reddito può essere richiesto direttamente all’Inps dalle interessate per un importo di 400 euro su base mensile per un massimo di 12 mesi. È riconosciuto ed erogato principalmente con lo scopo di garantire le spese per assicurare:

- autonomia abitativa;
- percorso scolastico e formativo per i figli o le figlie minori;
- riacquisire un’autonomia personale a seguito di episodi di violenza.

I fondi saranno erogati agli enti locali: le singole Regioni poi, stabiliranno le modalità specifiche di assegnazione delle risorse a loro destinate.
Il reddito di libertà può essere richiesto dalle donne vittime di violenza, sole o con figli minori a carico, già seguite dai centri anti violenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali locali. Queste donne devono avere intrapreso un percorso di fuoriuscita della violenza. Il reddito quindi interviene per sostenere il loro percorso di autonomia personale, nonché per la tutela e il sostegno per la crescita dei figli o per la propria “libertà”.

Il reddito è destinato alle donne che, inoltre, si trovano in una particolare condizione di povertà e di vulnerabilità.
A gestire le domande sarà l’Inps chenon ha ancora reso note le procedure per presentare l’istanza. La domanda andrà presentata attraverso i canali telematici, quindi SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS).

Sarà possibile anche far riferimento al numero verde 803164.