Essere imprenditrici nel Vallo di Diano: il racconto di Rosaria Calandriello de I Sapori del Vallo

30/03/2022

L'imprenditoria femminile, le difficoltà e le peculiarità relative alle donne e al mondo del lavoro in realtà territoriali medio-piccole come il Vallo di Diano.

Questi ed altri i contenuti dell'intervento di Rosaria Calandriello - imprenditrice valdianese, titolare del pastificio "I Sapori del Vallo", con sede a Sassano - in occasione di un evento organizzato dall'Istituto Marco Tullio Cicerone di Sala Consilina, per la Festa della donna.

Nell'occasione Calandriello ha parlato della sua esperienza lavorativa e di cosa vuol dire diventare imprenditrice e portare avanti la propria azienda familiare nel Vallo di Diano.

"Mi sono diplomata all'Istituto Tecnico Commerciale di Sant'Arsenio - racconta. Ho scelto quell'indirizzo perché sapevo che sarei rimasta nell'ambito commerciale. All'epoca non ho proseguito gli studi perché avevo fretta di iniziare a lavorare, per ottenere una mia indipendenza economica.
Studiare mi avrebbe permesso di portare la mia azienda ad altri livelli, ma non escludo che un giorno ciò possa avverarsi.

Nel 1994 - continua Calandriello - mio padre e un socio decisero di aprire un laboratorio artigianale di pasta fresca, che a quei tempi si trovava al centro di Silla di Sassano.

Poi nel 1996, con il costante aumento delle vendite, capirono che dovevano fare un passo più grande, così si trasferirono in uno stabile più ampio e comprarono tutte le attrezzature per iniziare a creare un prodotto di qualità sempre adatto alla vendita per la grande distribuzione, ma mantenendo inalterata l'artigianalità. Quindi si dotarono di attrezzature per la pastorizzazione e il confezionamento.

Finite le superiori, sono entrata in azienda, iniziando dal basso. Stavo ai macchinari, facevo le pulizie e allo stesso tempo mi occupavo della contabilità".

Poi la svolta.
"Dopo circa un anno - sottolinea - il socio decise di lasciare l'azienda, anche perché io avevo iniziato ad occuparmi di diversi aspetti.
Ero in produzione, in ufficio ed avevo rapporti con clienti e fornitori. E lui capì, quindi, che l'azienda doveva rimanere della nostra famiglia e che non c'entrava più nulla.

E così abbiamo allargato sempre più la clientela, inizialmente al sud Italia, poi in altri paesi europei, fino a cominciare l'esportazione negli Stati Uniti. Infatti, la maggior parte della nostra produzione è destinata all'estero.
Per questo, nel 2019, avendo bisogno di più spazi, ci siamo trasferiti nel nuovo impianto di produzione che si trova nella zona industriale di Sassano, costruito e pensato per migliorare la produzione ed aumentare le vendite e la visibilità.

In tal senso - dice l'imprenditrice sassanese - abbiamo ricevuto una prestigiosa certificazione che garantisce il consumatore sulla sicurezza alimentare, l'IFS.
Chiaramente tutti i membri della mia famiglia sono sempre presenti e ognuno ha il proprio ruolo.

Mio padre e mio fratello si occupano di vari aspetti della produzione e io del resto. Anche loro hanno rapporti con clienti e fornitori e anche per questo non è stato facile emergere.
In particolare alcuni clienti, infatti, mi vedevano come una semplice segretaria, come se io non avessi potere decisionale.
Ma gradualmente anche loro hanno capito che riuscivo a tenere al meglio i rapporti con l'esterno.
Perciò sono certa che in un paese dove viene dato più importanza all'uomo e quindi possiamo dire patriarcale, è comunque difficile farsi strada come donna.
Ma questo non mi ha mai abbattuto, anzi ho voluto dimostrare sempre di più quello che valgo, e che nonostante fossi donna, potevo fare tutto e anche meglio di un uomo.
Le difficoltà ci sono sempre tutti i giorni.
Ho tanti difetti, ma un mio pregio è vedere sempre tutto positivo, mai negativo!

L'unico traguardo prefissatomi - aggiunge - è quello di crescere come azienda e far conoscere il prodotto il più possibile. Ma non è facile, specie in un periodo storico come questo che ha un po' rallentato la nostra espansione.
Sono, però, fiduciosa sul fatto che tra un po' tutto si risolverà e ricominceremo ad ampliare la rete di vendita".

E in merito alla convivenza lavoro-famiglia dice: "col tempo mi sono creata una famiglia e faccio del mio meglio per cercare di conciliare il tutto e provare a non escludere nulla, quindi figlie, marito, casa e lavoro. Di certo non è facile, ma sono una donna e a noi non manca la forza per affrontare le avversità di tutti i giorni".

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